La società di ricerca e consulenza Great Place to Work ha pubblicato la classifica delle 150 migliori aziende europee in cui i dipendenti sono più contenti di lavorare. Tale lista è nota come Best Workplaces in Europe 2023 e l’Italia si piazza al 5° posto per il numero di aziende premiate a cui si aggiungono 12 sedi italiane di imprese multinazionali.

Le analisi sono state fatte su un campione in rappresentanza di 2,6 milioni di persone impiegate in oltre 3.300 imprese attive in 21 Paesi in Europa. Un ambiente lavorativo “felice” garantisce un ottenimento dei risultati più efficiente.

Quali elementi occorrono per ottenere una buona valutazione?

L’indicatore principale dell’analisi è il Trust Index, l’indice di “fiducia”, al suo interno sono racchiuse tematiche come equità, rispetto, collaborazione e credibilità.  

Altri importanti indicatori riguardano i vantaggi ottenuti dai collaboratori, con una differenza del 18% tra i Best Workplaces in Europa 2023 e le imprese premiate a livello nazionale.  

Si è evidenziata anche la redistribuzione equa dei profitti (+17%), la giustizia retributiva, l’offerta di corsi professionalizzanti, il coinvolgimento diretto dei dipendenti nelle decisioni ambientali, la possibilità per tutti i membri di ricevere riconoscimenti speciali e l’abilità della direzione nell’assegnare ruoli e coordinare i propri dipendenti (+15%).  

Tutte le 150 aziende presenti in classifica hanno riconosciuto l’importanza del fattore umano per la crescita del loro business, evidenziando l’equità salariale e la condivisione della ricchezza tramite i benefit.  

Alessandro Zollo, CEO di Great Place to Work Italia, sottolinea che le aziende inserite in questa classifica hanno focalizzato l’attenzione sull’equità salariale, affrontando uno dei temi cruciali nel mondo del lavoro odierno. Ha inoltre evidenziato il loro impegno nella percezione di una condivisione equa della ricchezza aziendale.

Le aziende italiane che sono entrate in classifica sono 60: nella lista vengono analizzate sia realtà italiane che multinazionali straniere operanti nel nostro Paese. Tra le eccellenze italiane nel panorama aziendale europeo spiccano Sorgenia e Illimity, posizionate al 13° e al 29° posto rispettivamente tra le prime 50 grandi imprese con oltre 500 dipendenti. Bending Spoons si attesta al 12° posto, mentre Reverse Spa si piazza al 38° tra le medie imprese con 50-499 dipendenti. Per le piccole imprese (10-49 dipendenti), Accuracy conquista il 10° posto.  

Nel contesto delle aziende multinazionali, sono elencate solamente filiali situate in Italia, tra cui DHL Express, AbbVie, Hilton, Cisco, Salesforce, Stryker, Teleperformance, Admiral Group, WL Gore, Bacardi e Bristol-Myers Squibb. Ciò evidenzia la robustezza e la competitività delle imprese italiane sul mercato europeo.

Le 150 aziende presenti nella classifica di Workplaces hanno ottenuto un punteggio medio del 90%, superando di +38% la media dell’indice di fiducia dei lavoratori europei. Queste aziende ispirano fiducia in nove collaboratori su dieci, in netto contrasto con la media europea del 52% e quella italiana del 44%. “Ci attende un impegno significativo”, conclude Zollo, “ma come diceva in un famoso film di Mel Brooks: si può fare.”


Da tempo è presente una sensibilizzazione maggiore non solo rispetto a cosa offre l’azienda in termini di mercato ma anche alla direzione verso cui decide di andare. Dimostrare che quello che stanno offrendo sia rispettoso e attento non solo ai bisogni dei lavoratori ma che abbia anche un’etica che possa essere condivisa e rispettata da tutti, con un occhio di riguardo all’ambiente in termini di consumo risorse (altro tema largamente discusso su cui lavoratori e consumatori prestano sempre più attenzione). Fattori che fino a qualche tempo fa non venivano presi in considerazione nella scelta del lavoro ora sono ai primi posti per la scelta di quest’ultimo e la classifica stilata dal Great Place to Work è significativa in questo senso.